Porsche Boxster

Bisogna tornare agli anni 50 per capire perché la nuova Porsche 718 Boxster è stata chiamata così: le tre cifre prima del nome (che da esattamente 20 anni identifica le spider con motore posteriore-centrale della casa tedesca) sono un richiamo alle Porsche sport che oltre mezzo secolo fa correvano (vincendo) gare come la 24 Ore di Le Mans e la Targa Florio. Ad accomunarle con l’ultima novità è il numero dei cilindri (quattro) dei motori, con architettura boxer (ovvero a cilindri orizzontali contrapposti), ma in questo caso con l’aggiunta del turbo (per coniugare alte prestazioni e maggiore efficienza) e (ovviamente) con raffreddamento a liquido invece che ad aria. Studiati ad hoc per la nuova Porsche 718 Boxster, queste unità saranno utilizzate anche per la 718 Cayman (verrà presentata tra circa un mese e, a differenza di oggi, costerà un po’ meno della Boxster): si tratta di un “due litri” capace di sfiorare i 300 cavalli e (per la “S”) di un 2.5 da 349 CV (in questo caso il turbocompressore ha la turbina a geometria variabile, come nella Porsche 911 Turbo). C’è di che divertirsi, quindi, soprattutto se si considerano i circa 1300 kg di peso delle vetture, circa 200 in meno rispetto a una 911 Cabriolet.


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