La Lamborghini Huracán può essere definita come l’erede della Gallardo così come la Aventador lo è della Murciélago. Si tratta della supercar più “accessibile” della casa del Toro di Sant’Agata Bolognese. L’architettura del motore è la stessa del predecessore, ossia un V10 di 5,2 litri e la trasmissione prevede la trazione integrale che aiuta a scaricare a terra i 610 CV di potenza. L’auto che è entrata a far parte anche del parco macchine a disposizione della Polizia di Stato gode di un dieci cilindri montato in posizione posteriore-centrale abbinato a un cambio a doppia frizione e sette marce.
Di 32 centimetri più corta della Aventador, la Lamborghini Huracán è stata progettata con il fine del contenimento del peso e ciò ha portato alla scelta felice dell’ampio ricorso alla fibra di carbonio integrata con elementi in alluminio. Come per la sorella maggiore, la centralina rende curatissima la dinamica di guida, complice la possibilità di scegliere diversi programmi di marcia (Strada, Comfort e Sport); queste impostazioni fanno veramente variare di molto la risposta di tutte le componenti e quindi si può facilmente decidere di privilegiare la reattività nell’uso “estremo” alla comodità di marcia o vicenversa. Di spiccata impostazione sportiva anche l’abitacolo che, però, non rinuncia a uno stile raffinato a partire dai materiali scelti.